Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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È di oggi la notizia, apparentemente supportata da semplici indicazioni da parte della Direzione Generale dell’ APSS di Trento tramite la direzione del Servizio ospedaliero provinciale (SOP), che da lunedì prossimo verranno sospese tutte le attività chirurgiche ordinarie (interventi programmati) e che non vi è alcuna garanzia sulla possibilità di effettuare anche gli interventi ritenuti fino ad oggi urgenti, specie per quanto riguarda l’ospedale di Rovereto. Tale decisione, non suffragata al momento da alcuna direttiva da parte degli organi competenti, sembrerebbe legata alla necessità di incremento di posti letto presso i reparti di rianimazione di Trento e Rovereto, attualmente saturi, per il costante incremento dei ricoveri ospedalieri per pazienti Covid che necessitano di trattamento intensivo, con conseguente maggior richiesta di personale ad essi dedicati. Il previsto aumento dei pazienti che dovranno rivolgersi alle cure ospedaliere, non solo per le problematiche COVID correlate, ma anche per altre patologie tipiche del periodo invernale e per l’incremento del flusso turistico legato al periodo natalizio e alla stagione sciistica, rischia pertanto di far letteralmente implodere l’intero servizio sanitario provinciale, con conseguente impossibilità di garantire le cure primarie specie quelle chirurgiche, per l’intera popolazione trentina e non. Ben presto inoltre anche l’ospedale di Trento, già in affanno, non riuscirà ad assorbire l’afflusso di pazienti trasferiti per “stato di necessità” dagli altri ospedali trentini per indisponibilità di sedute operatorie o per necessità di centralizzazione in caso di rischio elevato per patologie associate. Con tali premesse si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere: se intenda informare la popolazione rispetto alla attuale situazione anche al fine di divulgare norme di comportamento tali da limitare al massimo la necessità di dover ricorrere alle cure ospedaliere; se la direzione della APSS, tramite la Direzione del SOP, intenda emanare urgentemente delle direttive specifiche da trasmettere ad ogni singola Unità Operativa di area chirurgica ospedaliera provinciale, con particolare riferimento alle modalità e tipologia di pazienti necessitanti di trattamento chirurgico urgente, da trasferire a Trento o ad altri ospedali extra provinciali che non possono essere operati presso l’ospedale di Rovereto, Tione, Cles, Cavalese e Arco, per indisponibilità di sedute operatorie o necessità di centralizzazione; se si siano adottate delle misure di potenziamento in termini di risorse umane e strumentali presso l’ospedale di Trento per far fronte all’ aumento dei pazienti che, verosimilmente, già da lunedì prossimo dovranno essere trasferiti dagli altri ospedali provinciali.
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LUCIA COPPOLA |
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